Alla porta del mondo

Sempre stata imbranata.
Alla porta del modo, non ho bussato, mi ci hanno spinto dentro
ed uscirò così, quando capiterà, in un attimo distratto, senza formalità.
Succederà così, tutti impegnati in altro e io che giro la chiave e non riesco ad aprire. Sempre stata imbranata… Che ci posso fare?  Ma la fine è la fine e quindi, alla fine, la porta si aprirà.
L’ODORE DELLE TUTINE CHE STENDEVO COL PANCIONE E’ IL RICORDO PIU’ TENERO CHE HO.
Salutavti alla porta del mondo
io con la mano sul fianco e con l’altra che cerco voi
per trattenere il tempo
Ma proprio ora mi doveva capitare? Oh, mai che mi riuscisse un’uscita in grande stile
Mi dico: fortuna che han di meglio da fare!
Salutarvi alla porta del mondo
Vi ho aspettato qui. E’ stato un tempo a cui hanno tolto le ore

La primavera in anticipo. Il silenzio dello stupore. Le urla della vita hanno spento le sirene.

Le due meno un quarto di Marzo, ho sentito il tuo odore. Un mattino di settembre è sbocciato il mio fiore. Fiore di carne, profumi. Non smetto di tremare.

Perchè vi amo a labbra disunite, pronta a ricevere e a dare tutto

Io m’innamoro di voi ogni giorno e anche se non capisco un cacchio di me, a proposito di voi so l’unica cosa che mi basta sapere: vi amo

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