Fare teatro? Precauzioni per l’uso

Fare teatro? Precauzioni per l’uso: assicurarsi di aver capito che è una cosa seria! Avvertenze: maneggiare con cura, alto dosaggio di coscienza. In caso di pericolo consultare responsabilità e consapevolezza. Per ottenere risultati migliori: mai perdere il contatto con la realtà.

Quando mi fermo e mi guardo da spettatrice…. Giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno…. ho accumulato tempo speso (quando mi è andata bene) in impegno per crescere, migliorarmi, costruire in ogni senso… e l’ho chiamato “andare avanti”, pro-tensione verso il  futuro. Oggi mi fermo, osservo e scopro che più vado avanti più mi rivolgo all’indietro. Oggi mi fermo, osservo e scopro che il mio è un movimento alle origini. Il futuro non è una freccia in avanti, ma una serie di cerchi concentrici via via sempre più grandi. Mi accorgo che era già tutto lì, in quel centro e, tra le circonferenze crescenti, estendo sempre un po più di me stessa verso il mondo. Quando mi fermo e mi guardo da spettatrice, ogni spettacolo che ho fatto me lo racconta. Ogni spettacolo che ho fatto non è solo uno spettacolo nuovo, ma è anche sempre lo stesso che continua… e mi racconta la storia delle mie circonferenze.

“Se tutti siamo arrivati a considerare il teatro un’arte inferiore, un mezzo volgare di distrazione, e a servircene come sfogo per i nostri istinti peggiori, ciò accade perché ci hanno troppo spesso ripetuto che era teatro, cioè menzogna e illusione.” (Artaud)

Nessuno ha mai scritto, dipinto, scolpito, modellato, costruito o inventato se non, di fatto, per uscire dall'inferno.
Nessuno ha mai scritto, dipinto, scolpito, modellato, costruito o inventato se non, di fatto, per uscire dall’inferno.