“Vorrei abbracciarti fino alla morte”

Avere 26 anni il 25 ottobre e svegliarsi all’alba di una notte che non finirà più. Quando gli occhi si chiudono per sempre… “Vorrei abbracciarti fino alla morte”. Quando la morte è ora. Quando la vita che rimane è ora. Quando tutto è ora… Tutto quello che è stato, fatica, speranza, la forza impiegata per difendersi e non arrendersi e credere che è ancora possibile alzarsi ogni giorno e continuare a esistere e resistere… Quando tutto è ora…  Quando tutto il tempo a venire, lo spazio per resistere, trovare la forza, difendersi e non arrendersi e crederci, che è ancora possibile continuare ed esistere… quando tutto questo è la distanza tra il cappio e la gola e “tutto” è solamente “ora”, che significa “Vorrei abbracciarti fino alla morte”?

Il 25 ottobre Reyhaneh è stata impiccata, dopo cinque anni di reclusione,

Vorrei abbracciarti fino alla morte
Vorrei abbracciarti fino alla morte

per aver ucciso l’uomo che ha tentato di stuprarla. E’ stata “giustiziata”. Ho vissuto quel momento in silenzio non smettendo di pensare a che cosa voglia dire consegnare la propria vita alla legge. Poi ho letto le parole della lettera indirizzata alla madre. Reyhanen le scrive: “Vorrei abbracciarti fino alla morte”.  Da quel momento non smetto di pensare a che cosa voglia dire amare.