REPORT di una notte

Faceva freschino. La porta si staccava dal fondo di buio per il suo bianco acceso. Quel bianco…  la faceva tutta luminosa, come la luna! Faceva freschino e sul marciapiede mi accorsi che i gradi alcolici non era i soli a farmi compagnia. Poco più in là, quasi in dissolvenza nella notte, la presenza di due uomini in divisa mi convinse più del freddo ad entrare. Niente! Spingendo la porta socchiusa, davanti a me si palesò una scena vuota. Niente! Solo un debole odore…  di chiuso, umido… ma lieve. Girai i tacchi, aprii la porta e me ne andai. Inizia a camminare. Il rumore dei tacchi sull’asfalto nudo occupava tutto lo spazio dei miei pensieri… quando… un suono metallico emerse dalla metrica implacabile dei passi… Si, lo distinguevo chiaramente. Era un tintinnio metallico e… veniva da me! Misi la mano destra in tasca e… toccai qualcosa di freddo e duro, strinsi il pugno e lo estrassi: chiavi! Un mazzo di chiavi. Erano quelle mie di casa. Che amarezza!

Ci sono volte in cui non succede niente. Per tutto il resto c’è la poesia! O in alternativa creativa, il teatro!

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