Sentire insieme…

COMPASSIONE: CUM PATIOR (partecipazione al sentimento altrui)

Ridere! Lei. Bella, bella e giovane giovane. Tutte le mattine e tutti i pomeriggi fuori da scuola. Da anni… Si parla tra mamme. Ci si conosce per poco, solo per quel tempo lì, fuori da scuola… per anni. Ci si conosce poco e si vedono i figli crescere, così spontaneamente che non ci si fa neppure caso. E’ una cosa naturale. Avviene piano piano e certe volte è così naturale che sembra scontato… che i figli crescano, che ci si ritrovi tutte le mattine e tutti i pomeriggi fuori da scuola. I convenevoli, i soliti saluti, le solite battute, le solite facce…  per anni! Un copione che si ripete sempre uguale: scontato! Anche lei, bella e giovane giovane, fa anche lei parte della ripetitiva drammaturgia della mia routine di sopravvivenza quotidiana/urbana. Naturale, scontata! Stamattina, fuori da scuola non c’era e neppure all’uscita. Fuori da scuola non ci sarà più… e un figlio non avrà più una mamma. E allora… tutto quello che era naturale, banale e scontato prima, si presenta agli occhi come le strade di un paese nuovo senza navigatore satellitare: non sai più dove andare! Qualcuno ha cambiato lo stradario all’improvviso. Quello stesso drammaturgo noioso che sembrava aver abbandonato il testo all’improvviso impugna la penna e riscrive la scena: lei, bella e giovane giovane, è un personaggio cancellato. C’era un uomo che vagava al suo posto, fuori da scuola, stamattina. Un personaggio nuovo. Non aveva con se un figlio da accompagnare. Si portava in giro una assenza. Lei, bella e giovane giovane non c’era, ma il marito era lì, fuori da scuola, con la sua assenza. Ho provato compassione. Ho sentito l’assenza che si portava in giro e mi è sembrata immensa, definitiva. A quel punto mi sono lanciata in un impresa arditissima: ridere! Ho iniziato a ridere. Per finta! Senza motivo. Quando sei giù, inizia a ridere! Da solo, a forza. Facendolo inizierai a ridere di te sesso che ridi da solo come un deficiente. E il sorriso diventerà vero. Perché davvero finisci col ridere di te stesso e ridere di se stessi è la cosa che fa più ridere in assoluto e onestamente… anche un buon modo per salvarsi la vita, andare a teatro e dopo le prove, danzare!

CONTACT IMPROVISATION di oggi:

– Carta del giorno: COMPASSIONE (due angeli in volo si abbracciavano)

– Contatto del giorno: ATTRAVERSARE LE LINEE per andare “oltre”

– Frase del giorno: “MUOVERSI NEL PANTANO SENZA PERDERE DI VISTA LA  META” Non è una frase nuova, il Maestro Lun ce lo ricorda spesso. Ma è curioso quanto sia facile dimenticarsene.

Grazie Maestro Roberto Lun!

Oggi il Maestro, oltre alla mia, mi ha fatto prendere una carta per una amica che non c’era: ho pescato l’ AMORE. Susanna Cova, mentre tu sei a Parigi che giri e danzi, noi peschiamo AMORE per te!

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